Elio Germano a MoliseCinema per presentare il libro a lui dedicato

MoliseCinema inaugura con la sedicesima edizione la propria collana editoriale. Le “Pagine”, nate grazie alla collaborazione con Cosmo Innone Editore, vogliono essere uno strumento agile e stimolante per approfondire e storicizzare i momenti, per loro natura estemporanei, che caratterizzano il Festival.

La prima pubblicazione è dedicata ad Elio Germano, straordinario attore italiano. Con “Elio Germano. Corpo, voce e istinto”, a cura di Raffaele Meale e Federico Pommier Vincelli, vogliamo rendere omaggio a un artista intenso, rigoroso ed eclettico che da oltre 15 anni è protagonista del nostro cinema.

La presentazione del libro si terrà mercoledì 8 agosto alle 19.30 presso l'Arena di Casacalenda alla presenza di Elio Germano.

Il libro si compone di :

- 6 saggi scritti da Raffaele Meale, Enrico Azzano Daria Pomponio, Alessandro Aniballi, Elisa Battistini e Giacomo Ravesi

- 4 testimonianze di Daniele Vicari, Luca Manfredi (intervistati da Raffaele Rivieccio), Daniele Luchetti (intervistato da Raffaele Meale) e Teho Teardo

- una conversazione con Elio Germano

- la filmografia

Ad accompagnare il libro anche la rassegna "L'attore è una terra straniera", che presenta film interpretati da Elio Germano:

IL CIELO IN UNA STANZA, di Carlo Vanzina, 1999, 102’.

IL PASSATO È UNA TERRA STRANIERA, di Daniele Vicari, 2008, 120’

IN ARTE NINO, di Luca Manfredi, 2016, 100’

IO SONO TEMPESTA, di Daniele Luchetti, 2018, 97’.

 

Il testo di presentazione di Raffaele Rivieccio

Per la prima volta Molise Cinema decide di omaggiare, oltre che con un focus, anche con una pubblicazione dedicata, un ospite del Festival: Elio Germano, uno dei più talentuosi attori del panorama italiano degli ultimi due decenni. Il suo percorso attoriale, e in particolare cinematografico, si è arricchito nel corso degli anni di convincenti interpretazioni, mimetiche e creative al tempo stesso, fondendo in sé la tipologia dell’attore all’americana, quello del Metodo, che si cala nel personaggio in modo finanche maniacale e il suo alter ego, il prototipo dell’attore all’italiana, che all’interno del personaggio scritto, inventa, crea, rilegge, ribalta, ricrea. Pensiamo ad un Gian Maria Volonté di cui Germano è il miglior erede.

 

Rimando per un approfondimento a “Elio Germano. Corpo, voce e istinto”, il bel volume curato per MoliseCinema da Raffaele Meale e Federico Pommier Vincelli e che, con saggi ed interviste, cerca di conoscere un attore i cui film sono solo il lato visibile della propria personalità. C’è il privato, c’è lo studio, c’è l’immedesimazione, le letture, le visioni e le negazioni. Tutto questo fa un attore, conoscere tutto questo, lo rende una “terra un po’ meno straniera”.

 

E la rassegna di film interpretati da Elio Germano, cerca di esplorarne il percorso, dal suo esordio ‘adulto’ (Germano è stato anche attore-bambino) con Carlo Vanzina nel 1999 con Il cielo in una stanza, fino all’ultimo film di Daniele Luchetti Io sono tempesta del 2018, passando per una prova cupa e inquietante come quella de Il passato è una terra straniera di Daniele Vicari del 2008 e infine la prova d’attore di una vita, interpretare un mostro sacro come Nino Manfredi, in In arte Nino di Luca Manfredi, del 2017. L’attore è una terra straniera, deve esserlo, come Elio Germano, solo così l’attore potrà portare nel mondo conosciuto nuovi sogni, nuovi trucchi, nuove emozioni finora ignote che potranno meravigliare, commuovere, cambiare per sempre lo spettatore.